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La tomografia computerizzata cone beam in odontoiatria

La radiografia è sempre stata un presidio fondamentale nella diagnostica in campo odontoiatrico.

Nei primi anni 60 nasce l’ortopantomografia (OPT), comunemente conosciuta come ‘panoramica’, che a tutt’oggi rimane l’esame più richiesto negli studi dentistici.

Nei ’70 viene introdotta la tomografia computerizzata, cioè l’analisi a raggi x di strati di tessuti ricostruiti finalmente in immagini tridimensionali. La sua evoluzione, la TAC (tomografia assiale computerizzata), si sviluppa nei primi anni 80, e in odontoiatria trova applicazione nell’esame specifico ‘Dental Scan’, fondamentale sia nella diagnostica sia nella programmazione dei casi implanto-protesici sin dagli albori dell’implantologia.

Problematica principale della TAC Dental-Scan, caratterizzata da grande precisione e dettaglio nel contrasto, è storicamente la dose rilevante di radiazioni erogate durante l’esame.

Verso la metà degli anni 80 viene introdotta la tomografia computerizzata cone-beam (CBCT), nella quale il fascio di raggi utilizzati nell’indagine hanno forma conica. La CBCT in ambito dento-maxillo-faciale viene proposta e sviluppata a metà degli anni ’90 da ricercatori italiani dell’Università di Verona.

Nel 2000 la FDA americana, autorità di controllo mondiale in campo medico-sanitario, riconosce la validità della ricerca italiana ed elegge la CBCT a esame raccomandato per la diagnosi tridimensionale in odontoiatria e specificatamente per le valutazioni preliminari pre-implantari.

Questo perchè la CBCT emette un quantitativo di radiazioni da 3 a 8 volte inferiori rispetto alla tradizionale Dental-Scan.

Poichè si stima che lo 0,4% dei tumori diagnosticati negli Stati Uniti nel 2013 sono causati da esposizione eccessiva a radiazioni, questa riduzione su grande scala risulta essere importantissima.

La CBCT viene utilizzata in implantologia per la valutazione tridimensionale delle strutture ossee, ma anche in endodonzia e in ortodonzia.

In endodonzia permette di evidenziare forme e volumi dei canali radicolari, cisti o granulomi e congruità delle otturazioni canalari.

In ortodonzia viene usata per verificare numero e forma delle radici e posizioni di possibili applicazione di microviti per ancoraggio scheletrico.

Inoltre evidenzia eventuali ‘impattamenti’ di un canino incluso alla corticale ossea, cioè verifica se un canino incluso potrà essere recuperato con apparecchi ortodontici o se il tentativo sarà vano.

Possiamo pertanto concludere che la tomografia computerizzata cone beam (CBCT) rappresenta un presidio ormai imprescindibile della radiografia digitale odontoiatrica moderna.

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