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Occlusione dentale e postura

Il sistema posturale è l’insieme di tutti quei muscoli involontari che ci permettono di vincere la forza di gravità e di stare in posizione eretta. Questi muscoli, collegati tra loro in ‘catene muscolari’ lavorano correttamente e ad un basso grado di contrazione se lavorano in maniera simmetrica. Quando una ‘spina irritativa’ colpisce il sistema, il sistema stesso reagisce con fenomeni di ‘adattamento’. Per intenderci, se in un qualsiasi punto del sistema comparirà un’asimmetria (es: un piede piatto), il sistema rispondera’ con l’aumento dell’attività di contrazione di muscoli ‘antagonisti’ in maniera tale da mantenere l’equilibrio posturale. Se l’aumentata tensione di queste fasce muscolari sarà prolungata nel tempo, potranno insorgere i primi sintomi che potranno poi evolvere in vere e proprie algie.

Da diversi anni sappiamo che esiste un collegamento funzionale tra occlusione dentale e sistema postura. Sempre più pazienti si presentano negli Studi odontoiatrici chiedendo informazioni circa eventuali correlazioni tra disturbi neuro-muscolari lamentati a vari livelli (lombalgie, cervicalgie, etc.) e occlusioni dentali. Date tali condizioni, l’odontoiatra ‘moderno’ è tenuto a conoscere i principali meccanismi che regolano l’attività muscolare posturale, dal momento che le sue manovre potranno avere effetti (positivi o negativi) sulla postura del paziente stesso.

La relazione tra i due sistemi passa attraverso le articolazioni temporo-mandibolari (ATM).

I muscoli che circondano le articolazioni e le collegano al cranio fanno parte delle catene muscolari summenzionate. Pertanto scompensi di natura occlusale potranno ripercuotersi a livello di postura globale e viceversa.

Le correlazioni tra postura e occlusione possono essere di tre tipologie diverse:

  1. ascendenti (dai piedi alla testa): quando eventi che turbano l’equilibrio del sistema posturale (traumi, distorsioni, colpi di frusta, piede piatto o valgo, scoliosi strutturali, discopatie, etc.) portano a sintomi di patologia dell’ ATM
  2. discendente (dalla testa ai piedi): quando situazioni di anomalia dentale ( estrazioni non seguite da sostituzione del dente, protesi scorrette, eruzione dei denti del giudizio che vanno in precontatto) portano a cervicalgie o altro.
  3. miste: quando la causa del problema è duplice o non direttamente riconoscibile

Nei piani di terapia programmati in uno Studio odontoiatrico, non è più possibile prescindere da questi concetti o sottovalutarli. E’ destinata al fallimento una riabilitazione dentale che non preveda una fase di controllo dove si verifichi che il sistema posturale non abbia a subire scompensi dalle manovre effettuate. E del resto certe patologie dell’articolazione temporo-mandibolare non sono risolvibili senza l’aiuto di un osteopata (o di un posturologo) che ci dia informazioni circa le posizioni mandibolari posturalmente corrette. Pertanto la collaborazione tra più professionisti risulta sempre più spesso fondamentale nella gestione delle problematiche posturali a livello dentale.

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